Nomi di gatti dei cartoni animati: i più simpatici e famosi
Quello tra gatti e cartoni animati è un connubio irresistibile, una eterna storia d’amore. Teneri, simpatici, dal sorriso beffardo e dal pelo morbido, i gatti hanno attraversato il mondo dell’animazione in lungo e in largo, tra pellicole uscite al cinema e cartoni trasmessi in televisione.
Non si tratta di un caso unico. Gli animali antropomorfi costellano la storia dell’animazione sin dalla sua nascita, in virtù dei legami più o meno forti con gli esseri umani. Abbiamo visto per esempio il cagnolino Martha Speaks o Scooby-Doo tra i cartoni da guardare in lingua inglese, ma rimanendo tra i felini, cerchiamo di stilare un elenco riguardante i gatti più celebri dei cartoni animati!
Stregatto
Tra i più celebri gatti dell’animazione troviamo lo Stregatto, e in particolare quello inerente alla nota trasposizione Disney del romanzo di Lewis Carroll, “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie”. La versione disneyana del più famoso tra gli scritti britannici è quella che ricordiamo con maggior chiarezza, vista l’iconografia conferita dagli animatori al gatto antropomorfo.
Lo Stregatto Disney ha un largo sorriso beffardo, gli occhi giallastri, grandi come palle da biliardo, un particolare colorito violaceo ed evidenti striature circolari che corrono lungo il suo corpo. Tuttavia, ciò che rimane più impresso del personaggio è il suo modo di fare, mellifluo e grottesco: lo Stregatto si esprime per enigmi, parlando in modo curioso e comportandosi con grande astuzia. Insomma, un animale indimenticabile e affascinante… per quanto strano e fuori dagli schemi!
Romeo
Andrebbero nominati tutti, uno per uno, ma per correttezza ne prenderemo solamente uno d’esempio: Romeo. Appartiene all’universo de “Gli Aristogatti”, celebre cartone animato prodotto dalla Walt Disney Productions.
Romeo è un randagio di origine romana (“Romeo er mejo der Colosseo”, come gli sentiamo canticchiare nel corso del film). Pur non avendo prole, Romeo diviene il padre adottivo di tre piccoli gatti, partoriti dalla bella Duchessa.
Tra le sue caratteristiche, oltre al vivido colorito marrone, ricordiamo la simpatia, la bontà e il grande amore provato nei confronti della sua amata Duchessa, nonché di Minou, Matisse e Bizet, i teneri gattini pasticcioni.
Gatto con gli stivali
Seppur risalente a una nota fiaba cinquecentesca, il Gatto con gli stivali ha conosciuto una fama maggiore grazie alla sua presenza nella saga di “Shrek“, l’orco che vive in solitaria in una capanna in mezzo al bosco.
Personaggio grottesco e “romantico”, nella versione italiana il Gatto con gli stivali presenta tratti tipicamente ispanici, a partire dal forte accento spagnolo che ne contraddistingue la parlata. Cammina sui suoi celebri stivali da cavaliere, che denotano il suo fare, per l’appunto, cavalleresco: ha il senso dell’onore, e si dà alla lotta solamente in caso di necessità.
Indimenticabili, oltre al suo pelo castano, i suoi occhioni dolci, con cui convince Shrek a dargli il permesso di seguirlo nel suo viaggio (in “Shrek 2”, ossia il sequel del film del 2001, nonché prima apparizione del personaggio).
Gatto Silvestro
Uno dei più celebri gatti dei cartoni animati è Gatto Silvestro, dall’aspetto perfettamente riconoscibile (grande naso rosso da clown e pelo nero, con torace e zampe bianche) e caratterizzato da una vita all’insegna della sfortuna.
Silvestro vive per dare la caccia a Titti, il piccolo canarino giallo che, in un modo o nell’altro, riesce sempre a farla franca: una sorta di leitmotiv che appassiona i bambini sin dagli anni ’40, quando l’animale fece la sua comparsa in un cortometraggio prodotto dalla Warner Bros.. Impossibile dimenticare la sua parlata “difettosa”, con un difetto di pronuncia legato alla lettera “s” e alla “z” (la cosiddetta “zeppola”).
Tom
Infine, il celeberrimo gatto Tom, acerrimo nemico di Jerry. Gatto e topo finiranno sempre per scontrarsi, e Tom & Jerry ne sono l’esempio emblematico. Ancora una volta, però, come già osservato nel caso di Silvestro, il gatto avrà la peggio: Jerry non verrà mai acciuffato, rendendo le disavventure di Tom ancora più comiche.
L’aspetto e il carattere di Tom li conosciamo bene: è un gatto simpatico e dotato di grande inventiva, ma anche estremamente sfortunato, viste le numerose peripezie di cui è protagonista.